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5 cose da vedere a Barberino Tavarnelle

A pochi chilometri dalla nostra villa, in una felice posizione tra la Val d’Elsa e la Val di Pesa, si trova Barberino Tavarnelle, un comune composto da due borghi principali, Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, che nel 2019 sono tornati a riunirsi dopo quasi 126 anni. Siamo nel cuore del Chianti, in un territorio unico al mondo, ricco di angoli nascosti e pieni di fascino. Passeggiando tra le sue stradine si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Cosa vedere a Barberino Tavarnelle? Ecco le 5 cose da non perdere assolutamente!

#1 – Antiquarium di Sant’Appiano

L’Antiquarium di Sant’Appiano è un piccolo museo archeologico che raccoglie i reperti rinvenuti nelle zone di Sant’Appiano, San Martino ai Colli e Semifonte, un territorio popolato sin dall’VIII secolo a.C. Ha sede nei locali annessi alla Pieve di Sant’Appiano, una delle più belle chiese romaniche della zona nonché una delle più antiche del Chianti. Il percorso espositivo si articola in due sale: nella prima si trovano urne funerarie in alabastro del periodo ellenistico e ceramiche attiche a figure rosse; nella seconda una serie di ceramiche basso medioevali e rinascimentali, alcuni cippi funerari etruschi e un idoletto pagano. Tra gli oggetti conservati spicca una “kelebe” risalente al IV secolo a.C.

#2 – Chiesa di Santa Maria a Marcialla

In località Marcialla si trova la Chiesa di Santa Maria, la cui struttura originale risale al XII secolo, anche se nel corso del XVI secolo è stata oggetto di diversi rifacimenti che le hanno conferito l’attuale aspetto. Al suo interno sono conservati interessanti dipinti cinquecenteschi. Lo studioso americano Robert Schoen, uno dei più grandi esperti di Michelangelo, ha riconosciuto in un affresco raffigurante la Pietà la mano giovanile del Buonarroti. Come ha affermato lo stesso Schoen: “in questo affresco c’è l’anima di Michelangelo, la purezza di un giovane e talentuoso artista che stava affiorando nel XV secolo, la cui presenza è leggibile in tanti elementi compositivi del dipinto“.

#3 – Museo d’Arte Sacra di San Pietro in Bossolo

Un altro museo da non perdere è il Museo d’Arte Sacra di San Pietro in Bossolo. Inaugurato nel 1989, è ospitato nella canonica della Pieve romanica di San Pietro in Bossolo. L’edificio religioso, la cui struttura attuale risale probabilmente alla seconda metà dell’XI secolo, all’interno ha conservato il suo aspetto originario. Il museo custodisce opere d’arte e testimonianze provenienti dalle vicine chiese di Santa Lucia al Borghetto, San Lorenzo a Vigliano, Santa Maria al Morrocco, oltre che da San Pietro in Bossolo. Tra i pregevoli dipinti si segnalano una Madonna col Bambino attribuita a Lorenzo di Bicci e una serie omogenea di tavole eseguite da Neri di Bicci.

#4 – Chiesa di Santa Lucia al Borghetto

Merita assolutamente una visita anche la Chiesa di Santa Lucia al Borghetto, uno dei migliori esempi di architettura francescana riscontrabile nel territorio chiantigiano. Secondo una leggenda, il convento con la sua bella chiesa furono costruiti dopo la visita di San Francesco d’Assisi in Val di Pesa nel 1220. Alla fine del XVIII secolo il convento venne soppresso e la chiesa ridotta a parrocchia. All’interno della chiesa si possono ammirare diverse opere d’arte, tra le quali spiccano: un Cristo crocifisso dipinto su tavola risalente al XIV secolo; un Crocifisso ligneo del XV secolo; e un’Annunciazione di Neri di Bicci datata 1471.

#5 – Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano

E, infine, non potevamo non inserire in questa lista l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, un antico complesso monastico immerso nel verde della campagna chiantigiana. Fu fondato nella prima metà dell’XI secolo dalla Congregazione vallombrosana ed ancora oggi è racchiuso all’interno delle mura quattrocentesche. Da non perdere sono: il refettorio, affrescato da una preziosa Ultima Cena di Domenico e David Ghirlandaio; e il chiostro, con le pareti decorate dalla Vita di San Benedetto, dipinte da Filippo di Antonio Filippelli. La chiesa è composta da 3 cappelle affrescate da Domenico Cresti “il Passignano” (cappella centrale), da Alessandro Allori (cappella a sinistra) e da Benedetto Veli (cappella a destra).

Foto Chiesa di Santa Maria a Marcialla © Matteo Tani | Museo d’Arte Sacra di San Pietro in Bossolo © Sistema Museale Chianti Valdarno | Chiesa di Santa Lucia al Borghetto © Vignaccia76

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